Maker Faire Rome: l’esperienza degli studenti del Curie
Dal 14 al 16 ottobre 2016 il team di hi-Storia ha partecipato al Maker Faire Roma, la più grande fiera di tecnologia internazionale. hi-Storia Labs Giulianova è stato selezionato tra i 55 progetti finalisti in ambito didattico, che hanno avuto la possibilità di esporre nel padiglione dedicato ai giovani makers.
Lo stand del progetto hi-Storia Labs ha visto la partecipazione attiva di Caterina Rapagnà e Zineb Nasrallah, due studentesse del Liceo Statale Curie che hanno lavorato al dispositivo del duomo di Giulianova e presentato ai visitatori della fiera il laboratorio di alternanza scuola-lavoro svolto nell’anno scolastico 2015/16. (per maggiori info sul progetto clicca qui).
Abbiamo chiesto a Caterina e Zineb di condividerci le loro impressioni sul Maker Faire Rome e raccontarci la loro esperienza allo stand.
1) Descrivi la tua esperienza nello stand di hi-Storia Labs Giulianova
CATERINA
È stata un’esperienza a dir poco fantastica in cui ho imparato molto sia dal punto di vista lavorativo sia da quello umano. Il team di hi-Storia è stato disponibile e ci ha aiutato nei momenti di maggior affluenza di pubblico.
ZINEB
È stato estremamente gratificante spiegare il progetto a tantissime persone così diverse tra loro, per età e provenienza, e attirare la loro attenzione. Non capita spesso a ragazzi della nostra età di applicare già così presto e in modo concreto le conoscenze apprese nel loro indirizzo di studi, mentre invece con hi-Storia Labs abbiamo avuto possibilità sia di usare le lingue straniere nei contenuti sia di renderle parte integrante della presentazione ai visitatori.
2) Tre cose della fiera che ti hanno colpito particolarmente
CATERINA
Mi ha colpito particolarmente il numero di Makers che si è adoperato in invenzioni utili per le persone, ad esempio un dispositivo innovativo che permette la comunicazione tra tendini e una protesi così da avere il pieno controllo di essa, un guanto in grado di tradurre, tramite un collegamento sonoro, il linguaggio dei segni, e una tastiera che riproduce il suono della batteria invece di quello del pianoforte.
ZINEB
I progetti che più mi sono interessati sono stati:
-“Non casco più”, il casco salvavita pensato per gli adolescenti, che misura tra le altre variabili di rischio anche il tasso etilico e potrebbe salvare molte vite.
-“Celerifero”,una macchia a energia solare ed Emilia 3, una bici elettrica a basso consumo, incentrati sul risparmio energetico e il rispetto ambientale.
-Helios, un progetto per recuperare il materiale per il rilevamento dati meteorologici tramite un pallone ad elio.
3) Spiega il progetto in una frase
CATERINA: Monumento interattivo che permette alle persone non vedenti di capire com’è fatta la struttura e, toccando le parti di colore nero, avere la spiegazione instantanea dell’architettura rappresentata.
4) Quali tecnologie sono state utilizzate nei modellini hi-Storia?
ZINEB
La stampante 3D, che serve a realizzare il monumento precedentemente progettato con un software di modellazione, Arduino, un hardware presente all’interno della stampa 3D che rende il progetto interattivo e infine il software per computer o smartphone che trasmette i contenuti all’hardware.
5) Quali sono state le reazioni del pubblico di fronte al dispositivo interattivo del duomo?
CATERINA
Le persone sono rimaste affascinate e soprattutto interessate, incoraggiandoci e spronandoci a continuare il progetto; anche i bambini si sono incuriositi e divertiti, proponendoci di inserire i modellini nelle scuole.
ZINEB
lI pubblico è stato entusiasta del progetto: non solo adulti o giornalisti, ma anche bambini e ragazzi hanno mostrato interesse. Insomma hi-Storia si è dimostrato alla portata di tutti e accessibilissimo a chiunque. Molti hanno sottolineato la gradevolezza nel vedere settore scientifico e umanistico combinati per creare qualcosa di utile e creativo; nessuno ha avuto difficoltà nell’utilizzare il prototipo o comprenderne la funzione.
Il progetto hi-Storia Labs riceve una delle “Maker of merit” del Maker Faire Rome 2016