Il patto educativo di comunità a Nizza
Raccontiamo qui il percorso didattico pluriennale svolto in territorio francese. Il progetto non nasce rispondendo a un bando o avviso specifico per Patti educativi di comunità, segno che pratiche funzionanti affiorano anche senza interventi di spinta. Ma rispetta in ogni aspetto i criteri tipici di un operazione di questa tipologia.
Il progetto è stato portato avanti in primo luogo da una realtà associativa, il Co.A.L.C.It., Comitato per le Attività Linguistiche e Culturali Italiane di Nizza, presieduto dall’intraprendente Marianna Giuliante. Il Coalcit ha anche una natura istituzionale, in quanto Ente di promozione della lingua e cultura italiana, quindi riconosciuto e sostenuto attivamente del Ministero degli Esteri italiano.
Il CoALCIt di Nizza ha legato per 4 anni di fila alcune delle proprie attività didattiche con quelle del Collège International Joseph Vernier di Nizza. Due realtà alleate nello scopo di sviluppare competenze linguistiche e digitali, mentre si lavora al miglioramento della divulgazione del patrimonio culturale locale.
Un patto con e per le persone non vedenti
Con il Patto educativo portato avanti dal Coalcit ogni anno si attiva un percorso didattico che porta alla realizzazione un dispositivo tattile rivolto a visitatori non vedenti. Con un prodotto rivolto a chi è portatore di disabilità, il Patto ha coinvolto diverse Associazioni di non vedenti: Solidarsport, Association ARRIMAGE e Association Valentin Hauy. Ognuna con le sue specificità, dall’inclusione allo sviluppo personale fino a chi si occupa specificatamente di arte e disabilità.
Con una ricchezza e diversità di Associazioni che si occupano di disabilità visive, è stato importante saggiare le peculiarità di ognuna. Per particolarità citiamo Arrimage, che seguendo il suo presidente-artista Claude Garrandes si occupa di produzione artistica e non vedenti. Arrimage ci ha insegnato molto su questo binomio sconosciuto a utenti normodotati.
Un patto con e per i luoghi della cultura
Le studentesse e gli studenti hanno lavorato alla valorizzazione di tre monumenti della Costa Azzurra: le terme romane di Nizza, l’anfiteatro romano di Cimiez e il Trofeo delle Alpi a La Turbie. Tra dispositivi tattili che permettono la fruizione d’informazioni da parte di utenti non vedenti, ma utilizzabili anche da utenti normodotati, che possono ascoltare con immediatezza e facilità le informazioni sui tre monumenti.
Il Patto promosso dal Coalcit non poteva che includere un istituzione legata alla divulgazione e conservazione del patrimonio culturale locale. Le attività hanno quindi previsto l’inclusione del Museo archeologico di Nizza-Cimiez. Il museo ha messo a disposizione competenze e risorse per una più approfondita conoscenza dei beni culturali soggetti degli interventi, grazie al responsabile dei servizi educativi Romain Lavalle. Ma il Museo da 3 anni ha dato anche i propri spazi museali per l’allestimento dei lavori finali. In questo modo, i tre dispositivi realizzati dai giovani studenti del College Vernier sono custoditi all’interno del prestigioso Museo archeologico di Nizza-Cimiez, uno dei più attivi e noti musei archeologici della Francia meridionale. Nelle esperienze di Hi-Storia abbiamo visto moltissimi piccoli musei recalcitranti di fronte alla prospettiva di ospitare lavori scolastici. Un Patto che funziona necessita anche di figure dirigenziali lungimiranti, com’è il caso del direttore museale del Museo Bertrand Roussel.
I dispositivi sono stati anche utilizzati per mostre temporanee sulla cultura italiana, con sede nel Consolato Italiano a Nizza. In queste esibizioni straordinarie, abbiamo testato la trasmissione di competenze tecniche nell’installazione tecnologica e in modifiche sui dispositivi elettronici. Anziché spostare il team di Hi-Storia dall’Italia, il progetto ha attivato una collaborazione con il Lycée Masséna nella persona di Kévin Thoraval, docente di Sciences Industrielles pour l’Ingénieur.
Non solo arricchimento sociale: consolidare competenze linguistiche
Il Patto di Nizza ha promosso inclusione e conoscenza del territorio, e permesso l’approfondimento di conoscenze storico-artistiche nonché lo sviluppo di competenze digitali. Ma la specificità di questo progetto rispetto ad altri di Hi-Storia è stato il consolidamento di competenze linguistiche. In particolar modo della lingua italiana, con attività portate avanti dall’ente promotore del patto, il Coalcit, e attuate dalla prof.ssa Agnone. Il capofila del patto è un ente che non svolge solo il ruolo di coordinatore, ma anche didattico. Con quale livello di competenze? Giudicate voi dalla rapida presentazione fatta dagli studenti del secondo anno (equivalente seconda media).
Patto tra Italia e Francia
Quello di Nizza è un patto per lo sviluppo di competenze in storia locale e arte, competenze digitali e linguistiche. Fatto di relazioni con soggetti che sono diventati alleati nel prendersi cura del territorio e prendersi cura reciprocamente, sviluppando al meglio la comunanza d’interesse che dà forza al Patto. Costituito di relazioni internazionali, di un rapporto tra due paesi vicini geograficamente, culturalmente e geopoliticamente, come Francia e Italia. Pertanto il Patto ha coinvolto anche il Consolato Italiano a Nizza, sempre con l’azione dell’ente Coalcit.
Un intervento di qualità svolto in un contesto urbano difficile, quello dove opera il Collège International Joseph Vernier e che lo rende un solido caso studio di un progetto di lotta al disagio e inclusione.
Prendersi cura del territorio e prendersi cura reciprocamente dei propri partner, sviluppando al meglio la comunanza d’interessi che dà forza al Patto.
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