I decreti ministeriali 65 e 66 del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) hanno recentemente destinato finanziamenti per la realizzazione di percorsi formativi sulla transizione digitale nella didattica e nell’organizzazione scolastica, rivolti rispettivamente a studenti (DM65) e a docenti (DM66).
Attraverso gli hi-Storia Labs, offriamo alle scuole l’opportunità di partecipare a un’esperienza educativa che prepara docenti e studenti ad affrontare le sfide del XXI secolo con una mentalità aperta e innovativa. Il nostro programma non solo equipaggia i docenti con strumenti e metodologie all’avanguardia per l’insegnamento delle materie STEM, ma li guida anche nel processo di integrazione con l’area umanistica del curriculum, promuovendo un apprendimento significativo e transdisciplinare. Valorizziamo profondamente il legame tra STEM e territorio, sostenendo che la vera innovazione nasce dalla capacità di intrecciare saperi tecnologici con la comprensione e il rispetto per il contesto culturale, sociale e ambientale in cui viviamo. Senza dimenticare di dare anche strumenti per le competenze base, in particolare nell’area M (Matematica) delle STEM.
Ascolta dal nostro Stefano come si articola il percorso di Hi-Storia lab, una delle proposte per la formazione PNRR
In un momento storico in cui i finanziamenti per l’innovazione educativa STEM affluiscono nelle nostre scuole, ci troviamo di fronte a una scelta non solo pedagogica ma profondamente politica. Molte realtà imprenditoriali e associative si affrettano a proporre alle istituzioni scolastiche soluzioni che, pur mascherate da opportunità formativa, non sono altro che un veicolo per la vendita di strumenti tecnologici. Questo approccio riduce l’educazione STEM a una mera formazione sull’uso di determinati prodotti, e ignora completamente il potenziale critico e trasformativo che la tecnologia dovrebbe avere nel contesto educativo.
Da oltre un decennio, il nostro impegno si colloca esattamente all’opposto di questa tendenza.
La nostra missione è dimostrare come la tecnologia, lontana dall’essere neutrale, sia intrisa di valori, scelte e implicazioni che vanno comprese e discusse criticamente. È per noi fondamentale sottolineare che la tecnologia non debba essere percepita semplicemente come uno strumento per lo sviluppo di videogiochi o applicazioni di intrattenimento. Riteniamo che la pubblica istruzione debba assumersi la responsabilità diretta di lavorare con e sull’ecosistema digitale, evitando di delegare l’educazione alla cittadinanza digitale a soggetti terzi mossi da interessi propri. Con la possibilità unica di promuovere una comprensione della tecnologia che vada oltre il consumismo tecnologico, per esplorare e valorizzare le sue potenzialità come mezzo di crescita personale, di partecipazione civica e di sviluppo sostenibile.
Uno degli output prodotti alla fine dei nostri laboratori, installato all’interno di uno spazio museale pubblico
Per l’Avviso pubblico “Formazione del personale scolastico per la Transizione Digitale” (D.M. 66/2023), Hi-Storia propone percorsi di formazione docenti per lo sviluppo di metodi e attività didattiche che integrino STEM e ambiti umanistici, all’insegna dell’apprendimento di servizio.
Per l’Avviso pubblico “Competenze STEM e multilinguistiche” (D.M. 65/2023), Hi-Storia propone attività didattiche rivolte a studentesse e studenti per sviluppare competenze STEM attraverso lo valorizzazione e la scoperta del patrimonio culturale del proprio territorio.