Introduzione agli anfiteatri romani
L’anfiteatro è un edificio di forma ellittica fornito di gradinate che racchiudono un’area centrale destinata a spettacoli pubblici. Nell’antichità classica, e in particolare nell’antica Roma, gli anfiteatri venivano usati principalmente per i giochi gladiatori (chiamati munera) e per i venationes, cioè gli scontri tra uomini e animali (tra cui figuravano tigri, leoni, orsi, coccodrilli, rinoceronti). Alcuni anfiteatri, opportunamente allagati, erano sede di naumachie.

Origine
I combattimenti gladiatori, come le gare con i carri, si tenevano in origine in grandi spazi aperti con dei sedili provvisori. Risulta attestato che alcuni dei primi munera ebbero luogo nel foro di alcuni centri urbani. Quando i giochi divennero più frequenti e popolari, si rese necessaria una struttura più grande e permanente.
L’anfiteatro in pietra più antico da noi conosciuto fu edificato a Pompei intorno all’80 a.C.
A Roma, in epoca cesariana, gli spettacoli si svolgevano ancora in strutture interamente in legno. Fu Statilio Tauro che nel 29 a.C. a Roma costruì la prima struttura in pietra, ma si dovette aspettare Vespasiano e suo figlio Tito per vedere eretto, nell’80 d.C., il più imponente e famoso di tutti, l’Anfiteatro Flavio, noto dal Medioevo anche come Colosseo, capace di ospitare più di 50.000 spettatori.
Struttura
La struttura architettonica è la stessa del teatro romano. Il centro dell’anfiteatro è costituito da un’area pianeggiante a forma ellittica, coperta di sabbia, e chiamata arena. Tutto attorno si sviluppa la cavea, l’insieme delle gradinate in muratura dove prendevano posto gli spettatori. La cavea era divisa in settori, in modo che spettatori di censo e categoria sociale diversi non fossero mescolati. Da un lato vi era una costruzione speciale, in sostanza una tribuna riservata alle autorità (pulvinar). Gli spettatori entravano nella cavea e ne uscivano attraverso apposite porte poste a vari livelli. Questi accessi erano chiamati vomitoria. L’esterno dell’anfiteatro è generalmente a due ordini di arcate (il Colosseo ne presenta tre) spesso con un ultimo piano a finestre rettangolari (Pola) dietro il quale si apre una galleria coperta per gli spettatori in piedi. Sotto l’anfiteatro si trovano i sotterranei, destinati a ospitare i gladiatori, gli animali e gli apparati scenici. Gli anfiteatri in cui si svolgevano le naumachie erano inoltre forniti di un impianto idraulico.
In questa pagina l’approfondimento della struttura dell’anfiteatro, con il glossario e immagini esplicative.
Distribuzione
Sono documentati sinora oltre duecento anfiteatri. I maggiori, oltre al Colosseo, sono a Pozzuoli e a Capua, i più noti a Orange, Arles e Nîmes in Francia e a Thysdrus (odierna El-Djem in Tunisia). In questa lezione hai la prima delle tre pagine dedicate ad approfondire l’anfiteatro romano di Cimiez, a Nizza. La lista completa degli anfiteatri è disponibile a questa pagina.