Grazie al continuo lavoro accanto a docenti, studenti e innovatori, Hi-Storia progetta e sviluppa risorse software per rendere più efficaci le attività didattiche incentrate su innovazione digitale e patrimonio culturale. Abbiamo deciso di rilasciare i nostri strumenti con licenze aperte. I nostri software sono open-source. L’open-source è un movimento che mira all’uso di licenze con cui i detentori dei diritti di uno strumento ne favorisce la modifica, lo studio, il riutilizzo e la redistribuzione. Favorisce la creatività e la collaborazione, e democratizza davvero gli strumenti digitali abbattendo le barriere in ingresso.
Oltre ai software, abbbiamo “liberato” l’intero processo didattico, rendendo disponibile la documentazione sulle nostre attività fino a creare un vero e proprio corso aperto e gratuito sui nostri processi didattici. Tutti questi elementi rappresentano il capitale in una visione tradizionale di organizzazione/azienda. Noi spostiamo il capitale di organizzazione verso le nostre competenze, esperienze e crescita personale. Crediamo nella democratizzazione della tecnologia, e vogliamo abbattere le barriere in ingresso anche verso chi vuole partecipare e lavorare con quanto abbiamo ideato e sviluppato. Vogliamo che l’open-source possa essere una filosofia economica per il XXI secolo. La sfida potrà essere vinta tramite la pratica personale.
Sei interessato a saperne di più sulla nostra visione in merito all’open source e all’approccio aperto e partecipativo? Leggi il nostro approfondimento.
Hi-Storia Player
Hi-Storia player è il nostro software open-source per la fruizione delle audioguide tattili. Consulta la pagina apposita per scaricare la versione per il tuo sistema operativo o per accedere al repository aperto su GitHub
Hi-Storia Lab
Se partecipi o hai partecipato a un laboratorio di Hi-Storia e stai lavorando sullo sviluppo di un dispositivo, hai a disposizione una piattaforma cloud dedicata a semplificarti il lavoro! Su lab.hi-storia.it troverai uno spazio gratuito con documenti collaborativi, tracce audio registrate e revisionate in cloud, codici e tools per la programmazione hardware, e altri strumenti per realizzare un dispositivo tattile.
Oltre a sviluppare strumenti open-source, con Hi-Storia utilizziamo tantissimi software open-source sviluppati da terzi. Sono ottimi strumenti, che portiamo con noi nelle attività didattiche e che spesso vengono adottati dagli stessi docenti e studenti con i quali lavoriamo. Alcuni di questi sono noti e la validità è ben conosciuta: piattaforme di coding con Scratch o Snap!, modellatori 3D come Blender e Openscad, hardware aperto quali Arduino e Raspberry pi, sistemi operativi basati su Linux (in primis Ubuntu e Raspbian), software editing (Audacity) e streaming (OBS studio) audio. La lista potrebbe continuare per decine di righe. Per dare informazioni più puntuali a chi si occupa di educazione, condividiamo il nostro open-stack di piattaforme che utilizziamo per attuare attività di scuola online, che permettono la collaborazione a distanza tra studenti, docenti e team di Hi-Storia.
Piattaforma di learning: WordPress
Il sito web di Hi-Storia è sviluppato con il CMS open-source WordPress. L’estrema versatilità di WordPress e grande velocità di realizzazione ci ha fatto scegliere questa piattaforma anche per alcune sezioni importanti della nostra piattaforma: la sezione di e-learning Hi-Storia edu, che è basato sul plugin “Learnpress” di WordPress, e le nostre piattaforme di mappatura (Coding4Heritage e Scuole per il Patrimonio Culturale).
Naturalmente per la parte di e-learning ci sentiamo di consigliare anche Moodle, soluzione utilizzata da docenti in tutto il mondo e completamente dedicata alla didattica e alternativa più strutturata e scalabile.
Ambiente di lavoro e cloud: Nextcloud
Nextcloud è un fiore all’occhiello della proposta open-source del cloud. Ha sia funzioni di cloud storage, con un server che permette di ospitare su un computer personale un’infrastruttura cloud, che come ambiente di lavoro e condivisione, con funzionalità simili a quelle date dalla Suite Google. Utilizziamo Nextcloud per creare documenti collaborativi e calendarizzare le attività in classe. Lo usiamo anche per coordinarci con docenti e studenti sullo stato dei lavori, grazie ad un sistema di board per assegnare tasks e tempistiche.
Utilizziamo Nextcloud in due modalità: server privato, montato su Raspberry Pi e portato in classe per le attività didattiche; server online, per l’organizzazione dei lavori a distanza e coordinamento delle attività.
Videolezioni: Jitsi e Nextcloud Talk
Con le scuole che non utilizzano Nextcloud, proponiamo il software open-source Jitsi per realizzare videolezioni e conferenze in remoto. Jitsi è estremamente facile da usare, sia come client (anche con un servizio online chiamato Meet) che come server. Chi invece usa Nextcloud può beneficiare dell’estensione Talk presente in Nextcloud. Una soluzione incredibile comoda, perché ad esempio ci permette di avviare con un click una videoconferenza o una chat con tutti gli utenti che stanno lavorando su un file o su un progetto.
Nextcloud Talk è disponibile anche via applicazione mobile, con un app separata rispetto a quella del cloud.
Il nostro archivio d’icone in formato SVG. Ideale per plotter da taglio, lasercut o per estrudere i contorni da Tinkercad
Il nostro programma online per la scultura digitale. Introduttivo a programmi come Blender o ZBrush.